C’è un momento in cui quello che credi di sapere sul tuo lavoro viene messo in discussione.
Per noi di Archimama, questo momento è arrivato giovedì scorso, quando abbiamo partecipato a DJARCH by TOWANT, un evento che ha dimostrato come l’architettura possa esprimersi attraverso linguaggi completamente nuovi.
Il progetto che diventa playlist
L’idea: ogni studio di architettura doveva raccontare la propria visione progettuale attraverso 15 minuti di musica selezionata.
In altri termini, tradurre in suoni quello che normalmente esprimiamo attraverso disegni, modelli e parole.
E allora abbiamo scelto il giusto ritmo per scandire i tempi del cantiere, le melodie per evocare gli spazi che creiamo, le dinamiche per raccontare come concepiamo il rapporto tra architettura e vita quotidiana.
L’esperienza della consolle
Essere alla consolle ci ha resi narratori di un racconto che solitamente affidiamo ai rendering e ai plastici.
Il pubblico non stava guardando i nostri progetti: li stava ascoltando!
Perché, in fondo, l’architettura continua a evolversi, e noi vogliamo esplorare tutti i linguaggi possibili per raccontarla.